Ministranti con un cuore in Ascolto

Ministranti con un cuore in Ascolto

Dopo il grande successo dello scorso anno, domenica 22 aprile, IV domenica di Pasqua, conosciuta comunemente come “la domenica del Buon Pastore”, in cui ricorre la Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni, nella parrocchia della Santissima Trinità di Balsorano, si è svolta la ormai tradizionale festa dei ministranti.

“Dammi un cuore che ascolta”, tema scelto dall’Ufficio Nazionale per le vocazioni della CEI, ha permeato tutta la giornata, in particolar modo le attività che i seminaristi hanno proposto ai ministranti che sono accorsi, numerosi, dalla maggior parte delle parrocchie della diocesi.

Non può esistere un vero servizio fatto al Signore se non ci si pone all’ascolto della Sua voce. Per i ministranti delle scuole elementari e medie è stato fatto capire questo messaggio partendo dalla scoperta del sentirsi amici di Gesù e dell’ascoltare la Sua voce tramite i piccoli gesti che, ogni domenica, compiono durante la liturgia. Per i ministranti delle scuole superiori e delle università il percorso è stato più impegnativo poiché si è partiti dall’ascolto del proprio io per poi poter ascoltare al meglio Dio.

Le attività sono state accolte con grande interesse dai ragazzi che, tra giochi, momenti di riflessione, divertimento e risate, hanno imparato che aprendo il loro cuore al Signore tutto cambia, ogni buona emozione esplode e tutto viene visto con una prospettiva nuova che solo Gesù riesce a donare.

La giornata è terminata con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal nostro Vescovo Gerardo che, con un’attenta analisi della differenza che esiste tra sentire ed ascoltare, ha mostrato come sia il cuore l’organo capace di accogliere la voce mite e potente del Signore, che sempre chiama a vivere una vita con gioia e pienezza, perché solo Lui ha progetti di amore per ciascuno di noi.

Ricordate sempre, carissimi ministranti, che voi siete servi per amore e dell’Amore, il vostro “eccomi” è gratuito, senza secondi fini, proprio come è stato l’“Eccomi” della Vergine Maria all’annuncio dell’angelo.

Gesù stesso ci ha insegnato che amare significa servire, e ce lo ha dimostrato nel cenacolo con il Suo inginocchiarsi per lavare i piedi ai suoi discepoli, dandoci l’esempio e invitandoci a fare lo stesso gli uni agli altri. Ad oggi non esiste modo più bello e significativo che servire Lui durante la messa e rivivere tutta la Sua opera di servizio e di amore. La vostra missione, dunque, è quella di mantenere sempre un cuore pronto all’ascolto e al servizio poiché servendo Dio imparerete a servire il prossimo. Siete un esempio importante per tutti i battezzati, guardando voi, essi riusciranno ad entrare di nuovo nel “cenacolo” e impareranno la grande importanza di servire tutti in modo incondizionato ed umile.

Voi siete l’esempio da seguire per chiunque voglia diventare un grande costruttore di un futuro migliore.

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